Le città del tufo:
Pitigliano, Sovana, Sorano

Lungo la Statale 74 Maremmana, d’improvviso dietro una curva si para davanti un grande sperone di tufo, assolutamente a strapiombo: la rupe di Pitigliano, circondata su tre lati da altrettanti burroni, pieni di grotte scavate nel tufo.

È uno dei centri artistici più belli della Toscana con monumenti che spaziano dall’epoca medievale al Settecento. Conosciuta anche come “la piccola Gerusalemme” per una forte presenza ebraica già nel 1500.

 

Da visitare

 

La vista, provenendo da Manciano, al tornante dinanzi al Santuario della Madonna delle Grazie per cogliere la bellezza straordinaria di questo paese.

Il quartiere ebraico, con la Sinagoga, il Ghetto, l’antico forno delle azzime, il cimitero che testimoniano la forte presenza di questa comunità. 

A confermare l’importanza di questo insediamento l’apertura a Pitigliano di uno dei primi uffici telegrafici della Maremma per consentire ai mercanti ebrei di conoscere giorno per giorno le variazioni dei prezzi sulle piazze più importanti. 

La Sinagoga stata quasi interamente ricostruita nel 1995, essendo crollata negli anni Sessanta a seguito dell’abbandono dovuto all’estinzione della comunità ebraica pitiglianese.

Si può visitare tre giorni la settimana. Biglietto da 2,50 € tel. 0564-616006, cell. 3397013020

Giorno di chiusura: sabato e in occasione delle festività ebraiche

Orario inverno: lunedì-venerdì e domenica: 10.00 – 12.30 e 15.00 – 17.30

Orario estivo: lunedì-venerdì e domenica: 10.00 – 12.30 e 15.30 – 18.30

La Fortezza Orsini, un antico convento religioso, tra l’XI e il XII secolo, trasformato in Rocca dagli Aldobrandeschi a metà Duecento. Con il matrimonio tra Romano Orsini e Anastasia Aldobrandeschi l’intera Contea di Sovana fu ereditata nel 1293 dagli Orsini, che la governarono fino al 1608, quando con la definitiva caduta politica degli Orsini fu annessa al Granducato di Toscana.

Giorno di chiusura: sabato e in occasione delle festività ebraiche

Sovana, piccola meraviglia architettonica, sembra inverosimile che il borgo, attraversato da una sola strada, sia stato un tempo sede principale di una vasta contea, luogo natale di un Papa, Ildebrando che prese il nome di Gregorio VII. 

Le rovine della Rocca Aldobrandesca segnano l’accesso al borgo: dalla porta della Rocca ci si immette in via del Pretorio e nella piazza centrale. 

Piazza del Pretorio, con la pavimentazione originale in mattoni a spina di pesce, la Torre dell’Architetto (XII-XIII sec.) con l’antico orologio azionato da un sistema di pesi bilanciati, il Palazzo Pretorio, con l’annessa loggia del Capitano decorata con gli stemmi dei casati; nella Chiesa di Santa Maria (XII-XIII secolo) c’è uno splendido ciborio preromanico, unico in Toscana.

Il Duomo è alle porte del paese, con un bellissimo portale sul fianco, che ingloba rilievi di età romana. Per saperne di più clicca qui

Sorano, il più antico dei borghi del tufo arroccato in precario equilibrio su uno sperone di roccia, il Sasso Leopoldino, che costituisce una sorta di terrazza panoramica, accessibile grazie a rampe scavate nel tufo. Il paese è caratterizzato da un dedalo di vicoli, cortili, archetti, scale esterne, logge e cantine dove in passato venivano eseguite le varie fasi della vendemmia. Oggi quasi tutte sono utilizzate dai proprietari, solo alcune sono state rese fruibili. 

L’abitato è dominato dalla poderosa Fortezza Orsini, sorta nel Medioevo come castello aldobrandesco e ampliata intorno alla metà del Cinquecento.

Un luogo sostenibile nella bellissima Maremma Toscana.

Abbiamo creato un luogo dove si sente il tentativo di avvicinarsi all’armonia, per sperimentare un modo diverso di vivere, nel pieno rispetto dell’ambiente.